Il libro grosso: dialoghi onirici con i tarocchi. Massimiliano Kolosimo

Massimiliano Colosimo, l’autore di Interpretazione dei sogni con i tarocchi (edizioni Cerchio della Luna, 2013) che abbiamo conosciuto durante un seminario milanese della nostra Associazione CEPEI, è nuovamente in libreria con Il libro grosso, dialoghi onirici con i tarocchi (edizioni Clandestine).

L’ideatore del metodo dell’onirotarologia, nel presentare questo suo nuovo lavoro, si schernisce definendo il suo libro “un grandioso esperimento personale” che vuole essere un “personale omaggio al Libro Rosso di Carl Gustav Jung, il più grande -neanche saprei come definirlo: psichiatra? psicoanalista? filosofo? scienziato? alchimista?- di tutti i tempi”.

L’innamoramento di Massimiliano per il pensiero del grande psicoanalista svizzero si può cogliere dappertutto nel testo: continue citazioni, riflessioni e suggerimenti metodologici per una corretta analisi dei sogni ci accompagnano piacevolmente durante la lettura.

L’Autore si pone prima all’ascolto del suo mondo interiore che gli regala 17 sogni in sequenza evolutiva e, successivamente, dialoga con il contenuto emerso dall’inconscio “interagendo però con le immagini dei tarocchi” che, come Virgilio con Dante, non solo gli svelano il significato nascosto dietro le immagini oniriche ma, scrive, “mi hanno confidato delle verità universali, in linea con la visione di Jung: il sogno del singolo, sotto l’influsso dell’inconscio collettivo, può contenere insegnamenti per tutta l’umanità”.

Prima di analizzare i suoi sogni, l’Autore dialoga con il sogno di Jung noto come il sogno della lanterna controvento, mentre, a complemento, altri cinque sogni personali sparsi permettono di dialogare con i personaggi degli Arcani non incontrati nei sogni precedentemente analizzati.

Il testo è un compendio interessante e sicuramente originale di informazioni sia sul simbolismo dei tarocchi sia sull’approccio junghiano all’analisi dei sogni.

L’Autore mentre si mette in gioco rivelando, senza pudore, il proprio mondo interiore, agevola il lettore ad accostarsi al mondo dei simboli, che Erich Fromm definiva “il linguaggio dimenticato”.

Con competenza, ironia e arguzia fa nascere nel lettore il desiderio di approfondire la conoscenza dell’inconscio.

I dialoghi tra i personaggi dei tarocchi e l’Autore mi hanno ricordato una rappresentazione teatrale

dove diversi personaggi, come nelle opere di Pirandello, si affaccendano a creare una storia, a volte faticosamente e a volte intuitivamente, sotto la regia del Sé.

Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore”, ci ricorda Massimiliano citando Jung. E ancora: “racconta i tuoi sogni, condividili con chi hai sognato, lavoraci sopra a quattro mani. Il sogno del singolo può offrire consigli vitali per tutta la collettività, perché siamo tutti segretamente collegati in questa strana materia che è l’inconscio collettivo”.

In appendice al testo viene sintetizzata la metodologia alla base della tecnica di onirotarologia: otto suggerimenti pratici e chiari illustrano il percorso per interpretare i sogni propri e altrui con le immagini dei tarocchi. Con un linguaggio semplice ma, contemporaneamente, adeguato e molto pragmatico, l’Autore offre spunti e riflessioni che stimolano la mente del lettore ad approfondire la conoscenza di sé stessi riflettendo sui messaggi che giungono dall’inconscio per cogliere i suggerimenti utili per crescere come soggetti della propria vita.

Giuseppe Fojeni

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